La psicoterapia è una straordinaria opportunità per affrontare e risolvere problemi di varia natura. Ma come fare a capire se si è scelta la persona giusta? Ne abbiamo parlato con Giovanna Celia, psicologa, psicoterapeuta e direttore didattico del Centro Internazionale di Psicologia e Psicoterapia Strategica di Salerno, che ci spiega 10 regole d'oro
10 consigli per scegliere il terapeuta giusto
Per quanto siate bravi ad ascoltare gli amici, per quanto sia sviluppata in voi la capacità di comprendere gli altri, immedesimarvi nelle loro situazioni e aiutarli ad affrontare i loro problemi, la vostra capacità di supporto sarà sempre diversa - e meno efficace - di quella di uno psicoterapeuta. Per poter esercitare questa professione esiste, infatti, un iter formativo ufficiale, vale a dire la laurea in Psicologia o in Medicina, cui generalmente seguono, nell'ordine, il tirocinio post lauream, l'iscrizione all'ordine professionale e la specializzazione quadriennale in psicoterapia. Un iter formativo complesso che costituisce però soltanto la condizione di base della professione, vale a dire la situazione di partenza che tutti gli esperti devono possedere per esercitare legalmente.
1 - Restate quando il vostro terapeuta si è sottoposto, a suo tempo, ad una terapia personale
Secondo la Celia, bisogna innanzitutto restare quando l'esperto si è sottoposto, a suo tempo, ad una terapia personale. "Secondo la mia esperienza" spiega, "è difficile essere professionisti credibili quando si cerca di far funzionare la vita dei propri pazienti mentre la tua fa acqua da tutte le parti".
2 - Dovete sentirvi a vostro agio
È il caso di continuare il lavoro anche quando ci si sente perfettamente a proprio agio. "Se il terapeuta vi sembra affidabile, se non sentite alcuna forma di critica e/o di giudizio nei vostri confronti, vuol dire che è un buon professionista".
3 - Deve essere una persona chiara e competente
Altro campanello d'allarme positivo è quando lo psicoterapeuta in questione vi sembra una persona chiara e competente, che comunica le regole, le condizioni e i tempi del lavoro che farete insieme, chiedendovi impegno, collaborazione e serietà fin dal primo appuntamento.
4 - Non deve proporsi come un guru
"Avete trovato un buon terapista quando questi non si atteggia a guru, a saggio, o a risolutore" continua la Celia, "ma si pone semplicemente come una persona esperta dei meccanismi del funzionamento umano, in grado, con la vostra collaborazione, di modificare una condizione di disagio trasformandola in nuovo benessere".
5 - Deve essere professionale
"Non ha importanza che l'esperto sia uomo o donna, giovane o di mezza età. L'importante" aggiunge Celia, "è che sia professionale, accogliente, chiaro e preparato. Spesso, inoltre, il professionista viene scelto in funzione delle proprie finanze e mai come in questo periodo il problema è prioritario. Per non accontentarsi di una persona poco competente ma salvaguardare comunque l’aspetto economico, si può prendere in considerazione l’utilizzo delle strutture pubbliche o scegliere, in alcuni casi, una terapia di gruppo".
6 - Diffidate da quelli che si propongono come amici
Quando invece è il caso di scappare, senza perdere inutilmente altro tempo (e soldi)? "Diffidate da quelli che si propongono come amici e amiche", spiega l'esperta. "Il distacco professionale, in questi casi, è fondamentale e qualunque altro tipo di rapporto non permette di svolgere la terapia in modo efficace".
7 - Se vi sembra oscuro, ambiguo, seduttivo
Su questo punto la Celia è molto chiara: "Scappate se lo psicoterapeuta vi sembra oscuro, ambiguo, seduttivo o se vi propone qualsiasi contatto esterno alla terapia, tipo incontrarvi in pub, bar, ristoranti, ecc...".
8 - Scappate se vi propone contatti fisici o sessuali
"Allontanatevi assolutamente, se vi propone contatti fisici o sessuali", conclude l'esperta. Un po' come nel thriller "Scissors", con una giovanissima Sharon Stone, può infatti capitare di ritrovarsi alle prese con un terapeuta affascinante e incline a mescolare le carte in tavola. A questo punto dovete fare una scelta di serietà: se quello che volete è davvero seguire un percorso di terapia, sappiate che la cosa è incompatibile con la nascita di una storia di tipo sentimentale o sessuale.
9 - Vi sentite molto legate a lui/lei
"Non dovete preoccuparvi se durante la terapia vi sentite molto legate al vostro terapista" spiega la nostra esperta, "Si tratta di un passo importante, si chiama "transfert" ed è utile al percorso. È più preoccupante il contrario ovvero se è il terapista ad essere troppo legato a voi!".
10 - Non deve controllare la vostra vita Infine, non è certamente lo psicoterapeuta giusto colui che viola il limite interpersonale, che vi dice cosa fare o non fare, con chi uscire o non uscire o che cerca di assumere un controllo sulla vostra vita, le vostre relazioni o le vostre scelte. "La psicoterapia" conclude Celia, "è una straordinaria opportunità di cambiamento per affrontare e risolvere problemi di varia natura. Si tratta di un lavoro di grande responsabilità e singolare delicatezza. Ecco perché è così importante affidarsi alla persona giusta". Una volta trovata, il percorso sarà in discesa e porterà, con il dovuto impegno, i risultati sperati.
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